E’ solo l’ultimo atto di violenza all’interno del campo nomadi ormai senza più controllo… ma quel luogo non doveva esistere. Fu una marchetta politica che l’allora Sindaco Veltroni volle fare al municipio XI (ora VIII) a guida Rifondazione Comunista. Per questo spostò il campo da Vicolo Savini in Viale Marconi, all’attuale collocazione di Castel Romano sulla Via Pontina in un’area protetta all’interno del Parco Decima Malafede. Insomma un abuso perpetrato ai danni della natura e nel silenzio assordante delle associazioni ambientaliste che come si sa “mai contro la sinistra..”. Quel campo non fu mai autorizzato veramente da Veltroni, da qui le mille polemiche sulla proprietà dei terreni e sul perchè fu messo proprio in quel posto, ma a parte le polemiche resta il fatto che tutto il sistema di sicurezza dei campi nomadi è in crisi così come è assolutamente privo di fondi tutta la rete dei servizi sociali che permetteva un migliore controllo dei bambini e delle famiglie che vivono all’interno del campo. Ora spero che qualcuno corra ai ripari, ma è chiaro che questo territorio insieme a tutta la città sono nelle mani di una amministrazione incapace. La misura di questa incoscienza amministrativa sta tutta nelle parole del Sindaco Marino che con un Giubileo tra 200 giorni dichiara “La città è già pronta”. Credo che abbia perfettamente ragione Bertolaso:” Non sa di che parla !”. Speriamo nei Miracoli…