C’era bisogno di un’altra “notte bianca”? Il Sindaco Ignazio Marino, pur tra mille difficoltà, alla fine ce la farà a varare la sua Giunta. Ad oggi non è chiaro come, visto che alcuni delusi già rimpiangono Alemanno, o almeno così affermano, sulla alla scelta del vice sindaco, incarico che non sarà affidato ad una donna, contrariamente a quanto promesso prima dell’elezione. Franca Prisco rimprovera al suo sindaco di non assicurare la parità di genere, aspetto questo molto a cuore della sinistra… forse solo durante la campagna elettorale! Comunque che per forza di cose riuscirà a comporre un puzzle variegato tra le mille anime interne alla sinistra. Ammettiamo pure che in queste condizioni mettere d’accordo tutti non è impresa facile e diamo atto a questo nuovo Sindaco di metterci l’impegno, ma certo è che Roma aspetta con ansia e le prime uscite fatte dal Primo cittadino non sono certo positive. La pedonalizzazione di Via dei Fori Imperiali è sparita dall’agenda e credo che difficilmente ricomparirà, anche perché adottare una decisione così’ drastica che può incidere pesantemente sulla mobilità del centro storico non è una decisione da prendere sull’onda dell’entusiasmo della vittoria elettorale. Altra questione non di poco conto è la riesumazione della “Notte Bianca” sulla quale la nuova amministrazione ha già stanziato 1, 5 milioni di euro da mettere a disposizione delle decine e decine di associazioni culturalmente schierate che in questi ultimi anni avevano certamente sofferto e che ora chiedono alla loro parte politica di essere risarciti. Continuiamo a chiederci, se di questi tempi, sia saggio destinare risorse ad eventi, più mediatici che culturali, come quello della “Notte Bianca”. Crediamo sia giusto guardare alla cultura con attenzione, ma la “Notte Bianca” quale cultura rappresenta ? Per quali cittadini? Con quali disagi creati e quali vantaggi effettivi per la città? Credo che le priorità siano altre e su alcune di queste la precedente giunta di Alemanno ha pagato un prezzo elettorale molto alto, queste prime decisioni della nuova amministrazione scricchiolano sotto il peso di accordi di partito e probabilmente di una non adeguata conoscenza delle problematiche specifiche del territorio romano. Presto non mancherà occasione per averne certezza.