Annunciato in pompa magna dall’amministrazione municipale e comunale, dopo una forte esposizione mediatica tutto ha fatto la fine che meritava: un grande fuoco di paglia.. Intanto i problemi restano, l’Eur in particolare ma in generale molti dei quartieri periferici di Roma vivono sulla loro pelle il degrado della prostituzione. Nessuna capacità da parte degli amministratori locali di mettere in campo qualche risposta concreta se non la “fuffa” che abbiamo visto in questi mesi. Eppure ora qualcosa si può fare e in buona parte a COSTO ZERO. Infatti con la riforma dell’orario di lavoro dei dipendenti comunali oggi i turni di lavoro possono essere sfalzati così come succede per l’apertura degli uffici anagrafici. La stessa cosa si potrebbe fare con i vigili urbani prevedendo dei turni di lavoro anche nelle ore notturne. Questo consentirebbe di organizzare dei pattugliamenti nei centri abitati più colpiti dal fenomeno della prostituzione. In passato è stato fatto (ma allora il personale veniva pagato in straordinario) ed ha dato dei buoni risultati in quanto se c’è vigilanza le prostitute si allontanano. So che la soluzione è sicuramente una norma specifica che regolamenti il fenomeno ma mentre il Parlamento Italiano perde tempo su cose che non toccano la realtà dei problemi territoriali questa soluzione nell’immediato potrebbe dare buoni risultati. Il grosso problema è che bisognerebbe ora farlo capire a chi governa la città… e questo non è semplice.