Tre giorni prima dei ballottaggi, Renzi si inventa l’Imu-Day. La sfida è chiara: nessuno crede che abbia tagliato un euro di tasse. E allora la butta sul magico, sulla liturgia festaiola che dovrebbe far passare finalmente l’idea che non vampirizza gli italiani ma elargisce. Così si gioca la carta della disperazione per raddrizzare elezioni che promettono male per lui, subito e in proiezione referendum ottobrino. Ma la semplice realtà è più forte dei suoi abracadabra.
Primo. Renzi taglia l’Imu – nemmeno tutta, tra l’altro – ma non dice come verrà compensato l’ammanco di gettito. Gli italiani sanno che i Comuni in caccia di denari sono temibili. Per le tasche dei contribuenti, anzitutto. Sappiamo tutti come faranno gli amministratori locali: aumenteranno le tasse. (Ad esempio la tassa sui rifiuti (Tari), ha già subito, secondo gli studi di Confcommercio, negli ultimi cinque anni, un incremento percentuale del 55%, pari a circa 3 miliardi di euro, solo per soddisfare le necessità di gettito. Nonostante una significativa riduzione nella produzione dei rifiuti)
E poi, da quando Renzi si è insediato a palazzo Chigi abbiamo visto:
il taglio delle detrazioni Irpef per chi ha redditi superiori a 55.000 euro;
l’aumento dall’11% al 20% del prelievo sui Fondi pensione;
l’aumento della tassazione del Fondo Tfr dall’11% al 17%;
l’aumento del bollo auto;
l’aumento della tassazione sui diritti di imbarco nel trasporto aeroportuale;
l’aumento della tassazione sulle casse previdenziali dei professionisti dal 20% al 26%;
l’introduzione della tassazione dei proventi corrisposti ai beneficiari di polizze vita;
l’ampliamento della platea di aziende cui si applicano aliquote Irap straordinarie;
l’aumento della tassazione sui Fondi pensione dall’11% al 20%;
il rischio che aumenti l’Iva fino al 25,5% e che aumentino le accise su benzina, tabacchi e alcolici per effetto delle clausole di salvaguardia ad oggi solo rinviate, ma che sono già Legge e, di fatto, pendono sulla testa degli italiani.
Poi a luglio arriva per le famiglie la mazzata del canone Rai – vera imposta sulla casa – pesa di più del taglio dell’Imu.
Renzi stai sereno !!