IL CASO. Il presidente del Municipio Roma XII, Pasquale Calzetta, sperimenta l’ultima iniziativa per combattere l’invasione delle lucciole: per due giorni consecutive chiuse le strade più gettonate dai romani per il “puttan-tour”. Dalle 23 alle 5 del mattino potranno circolare solo i residenti muniti di documenti. A garanzia del coprifuoco schierata in forze la Polizia Municipale.Non riuscendo a “bonificare” le strade dall’invasione delle lucciole, ora le chiudono. Roma s’arrende alle prostitute e così limita la libertà di movimento dei cittadini. Accade all’Eur, quartiere che guarda da sempre a destra e dove la lotta alle lucciole e ai trans sinora ha prodotto solo il moltiplicarsi delle mappe del sesso, i cosiddetti “puttan tour” che hanno fatto il giro del mondo.
Beffa delle beffe, nella zona della città più razionalista che mai, laddove troneggia il Palazzo della Civiltà del lavoro con la sua “terza Roma” che arriverà “sino alle spiagge del Tirreno, la lotta alla prostituzione segna il passo. Anzi s’arrende.
Troppe, praticamente imbattibili. “E io chiudo le strade”, ha pensato bene il presidente del Muncipio Pasquale Calzetta, Pdl puro della prima ora e ormai bersaglio delle lamentele dei residenti, stanchi di raccogliere preservativi nei portoni e di vedere le vie larghe e alberate trasformate in una città a luci rosse.Il 9 e 10 agosto passeranno alla storia come i giorni del copriufuoco. Nelle eleganti viale Tupini (sede di Confindustria i cui uffici sono camere con vista sul sesso mordi e paga), viale Europa (nel tratto viale Pasteur) via dei Primati Sportivi, via Oceania in prossimità di viale dell’Umanesimo non si potrà circolare dalle 23 alle 5 del mattino. E se qualcuno ancora non è andato in vacanza e deve uscire o far rientro è bene che metta i documenti d’identità ben in vista sul cruscotto dell’auto, perché la deroga vale solo per i residenti comprovati. Per avventori qualunque, appassionati del puttan-tour alla romana, non c’è scampo. L’Eur vale come piazza dei Navigatori dove il divieto per i non residenti fu deciso anni fa per contrastare i trans che avevano scelto la zona per le loro rumorose esibizioni.
Il provvedimento di per sé far sorridere. Soprattutto a Roma, dove il sindaco Alemanno da anni ha dichiarato guerra alla prostituzione con specifiche ordinanze che hanno avuto come unico effetto quello di far rivestire le lucciole, spesso in hot pants, mini e perizoma colorati, e di generare una sorta di transumanza del sesso da un quartiere all’altro. Ogni tanto poi, polizia e carabinieri danno una mano con le retate ma nessuno ha risolto il problema. Così il presidente del Muncipio sull’orlo di una crisi da lucciole, ha deciso di sperimentare l’ultima spiaggia. E chiude. Solo per due giorni, però, perché gli straordinari della polizia locale costano e di certo le poche risorse disponibili non si possono impiegare per blindare un pezzo di città.
Il 9 e 10 agosto si spegneranno le lucciole all’Eur. Si tornerà a far sesso a pagamento dal giorno 11 sino a nuova sperimentazione.