Alemanno replica duro alla protesta: Una protesta pretestuosa e propagandistica. Anche noi abbiamo qualcosa da dire ai presidenti di municipio”. E dai parlamentini di centrodestra, arriva una pioggia di critiche: “Incapaci di gestire il territorio”. E parte la campagna sulle spese “pazze”.“Il rifiuto di un incontro da parte dei presidenti di Municipio di centrosinistra dimostra quanto pretestuosa e puramente propagandistica sia stata la protesta. Anche noi sindaci e i presidenti di Regioni e Province stiamo protestando contro il Governo per i tagli operati nell’ultima manovra. Ma questo non ci ha impedito di creare una commissione paritetica con il Governo e non ha impedito anche all’Anci di incontrare lo stesso Governo in numerosi tavoli. Anche noi abbiamo molte cose da dire ad alcuni Presidenti di Municipio rispetto a una conduzione amministrativa tutt’altro che virtuosa e siamo convinti che nell’ambito delle riforme di Roma Capitale sia necessario un cambiamento di rapporti tra l’Amministrazione e i Municipi per garantire un maggior confronto e assunzione di responsabilità. La situazione delle finanze di tutti gli Enti locali è drammatica, ma atteggiamenti come quelli di oggi non aiutano a risolvere i problemi e, semmai, aggravano la situazione, impedendo qualsiasi confronto costruttivo che dia risposte concrete ai cittadini”.
“Manifestano in Campidoglio i presidenti dei municipi del centro sinistra, gli stessi che hanno rappresentato a livello locale le passate giunte colpevoli di aver accumulato un debito accertato di 9,7 miliardi di euro. Un debito insopportabile per il quale è previsto, grazie alla prudente gestione politica e amministrativa attuata dal sindaco Alemanno, un piano di risanamento che si concluderà nel 2046. Incredibili lamentele per giustificare la loro incapacità di gestire il territorio. Una incapacità che emerge in modo chiaro dalla gestione delle spese dirette stanziate con l’ultimo bilancio capitolino a favore degli stessi municipi. Vogliamo fare qualche esempio su alcune spese discutibili? Il I Municipio nel 2010 ha speso oltre 9mila euro tra inserzioni pubblicitarie e banche del tempo; nel III Municipio la spesa per servizi e beni culturali ha raggiunto la ragguardevole cifra di 45 mila euro, oltre ai 6mila pagati per le banche del tempo; nel X Municipio, mentre la spesa per servizi e manifestazioni culturali è stata contenuta in 2.500 euro, destano più di un interrogativo – se confrontati con altri municipi – gli oltre 8mila euro spesi per le tessere Atac per il personale. Una lista che potremmo ancora ampliare, ma che chiudiamo a titolo di esempio ancora sulla gestione delle spese dirette, e quindi assolutamente discrezionali, del XVII Municipio che lo scorso anno ha stanziato 75 mila euro per altre manifestazioni di carattere culturale. Alla luce di questi dati risulta quanto mai urgente un forte richiamo al senso di responsabilità di coloro che, gestendo funzioni pubbliche di primaria importanza, non debbono venir meno ai principi di cautela nella ripartizione delle risorse sulla base delle necessità primarie del proprio territorio”. Lo dichiarano i presidenti del IV Municipio, Cristiano Bonelli, e il presidente del XII Pasquale Calzetta, entrambi presenti oggi in Campidoglio. Appare bizzarra la protesta a proposito dell’impossibilità di interloquire con le forze dell’ordine – precisano i presidenti dei Municipi XIX, Alfredo Milioni, e XX, Gianni Giacomini – non servono autorizzazioni da parte dell’amministrazione centrale ma solo capacità organizzative e di coordinamento, nella massima autonomia. Alcuni dati smontano qualsiasi attacco sul versante della sicurezza: negli ultimi 3 anni sono stati assunti 389 agenti della Polizia Roma Capitale; fatto e chiuso il concorso per 11 nuovi comandanti oggi operativi nei gruppi dei vari Municipi; aumentate le unità e le strutture per il gruppo centrale Gruppo Sicurezza Sociale Urbana che interviene in tutta la Città. Sono aumentate le postazioni di videosorveglianza in tutti i municipi periferici e negli ultimi quattro mesi sono stati effettuati 210 interventi di sgombero sugli insediamenti abusivi, la stragrande maggioranza in municipi di centro sinistra. Infine, un dato su tutti: si registra un calo di circa il 30% dei reati, in tutta la città, elemento questo che basterebbe a far tacere i polemici di professione”.
“Quanto alla gestione del verde, è giusto che le piccole aree verdi debbano essere di competenza dei municipi che conoscono molto bene le esigenze del territorio. È auspicabile che ci sia un decentramento e che i presidenti dei Municipi abbiano adeguate risorse per gestire autonomamente e con efficienza questi piccoli spazi verdi che rivestono una grande importanza nell’economia dei quartieri. Le ville storiche e i grandi parchi della città, invece, richiedono un indispensabile coordinamento centrale e devono essere gestiti direttamente da Roma Capitale”, dichiarano Giacomo Vizzani, XIII Municipio, e Daniele Giannini, XVIII Municipio.
“Per i servizi sociali – dicono Sara De Angelis, presidente del II Municipio e Massimiliano Lorenzotti, presidente dell’ VIII – nessun taglio è stato operato al comparto. Anzi, grazie alla riforma dell’assistenza domiciliare in via di sperimentazione in alcuni municipi tra cui il IV, sarà possibile mettere a sistema con risorse invariate i servizi agli anziani e ai disabili, garantendo la qualità dell’assistenza e mantenendo invariati i posti di lavoro, ma soprattutto abbattendo le liste d’attesa in tutto il territorio capitolino.
Quanto agli asili nido, le liste di attesa sono diminuite, anche a fronte di un aumento della domanda, grazie a 4.000 nuovi posti che hanno prodotto un miglioramento del 23,3% dell’offerta e un conseguente abbattimento della lista d’attesa valutabile in oltre il 20%. Sono stati aperti nuovi nidi in quasi tutti i municipi, pianificando e valutando lo stato di avanzamento dei lavori rispetto alle nuove possibilità, municipio per municipio, considerando la lista d’attesa e i posti disponibili. Infine, rispetto al passato non ci sono stati tagli alla Cultura e nel bando per la programmazione culturale abbiamo voluto privilegiare progetti che si svolgono in zone periferiche, proprio per rafforzare la logica territoriale rispetto a quella centralistica. Per quanto riguarda il bando dei Municipi siamo in attesa del finanziamento da parte della Regione Lazio”.