15 anni fa il “Laurentino 38” era sicuramente un luogo da non frequentare e i ponti (sopratutto gli ultimi) erano un ritrovo di persone poco raccomandabili, dedite a illeciti di svariate tipologie. Dal 2008 ha sempre più preso corpo una grande operazione di recupero del quartiere a tutti i livelli. Le nuove infrastrutture derivanti dalle opere stradali realizzate, hanno determinato l’apertura fisica di quel territorio, non più chiuso in se stesso e quindi indifendibile ma collegato con il resto del mondo, con il Torrino Nord e con L’Eur. Da quartiere chiuso a libero passaggio. E poi la struttura culturale del Centro Polifunzionale dell’Elsa Morante”, la riqualificazione di Via Sapori, le nuove viabilità potenziate, la ristrutturazione delle scuole, le potature degli alberi e altri piccoli importanti interventi che hanno manifestato la presenza dell’amministrazione e quindi l’attenzione alle esigenze di quei cittadini.
Tutto questo oggi manca a Tor Sapienza, l’amministrazione è sparita, i cittadini sono stati lasciati soli con i loro problemi aumentati da scelte irresponsabili da parte di chi governa la città. Bisogna recuperare il rapporto con quelle persone non attraverso inutili passerelle ma con interventi di riqualificazione puntuali, che per una amministrazione capace dovrebbero essere la normalità.